Alcune sedie..
Un gesto semplice, una sensazione suggestiva. Le linee fluide di Cila richiamano l’immagine degli abiti in tessuto, che uno sull’altro avvolgono il corpo. La morbida silhouette svela la propria personalità nella particolarità delle curve, evocando una primordiale immagine di rifugio. Come quando ci si sente protetti, abbracciati.
La poltroncina con braccioli aggiunge comfort e funzionalità alle forme dinamiche di Cila. La nuova scocca in polipropilene si combina con tutte le basi della collezione (base in acciaio a 4 gambe o slitta, base a 4 gambe in legno, trespolo in alluminio con o senza ruote), per configurazioni sempre diverse. Disponibile in cinque finiture colore—le stesse della scocca senza braccioli—con possibilità di rivestimento, può essere facilmente abbinata alle altre collezioni Arper. È disponibile un cuscino opzionale per la seduta, in diverse tonalità, che rende ancora più avvolgente il sostegno dato dalla forma.
Delicata e avvolgente come un fiore, la linea di Duna di Arper è evocativa e contemporanea. Nata quattordici anni fa, la sua forma è un classico del design che si presta a essere continuamente reinventato.
L’ultima evoluzione della collezione consiste nel materiale utilizzato per la fabbricazione della scocca: polipropilene invece di polietilene, per ottenere un profilo più snello, una curvatura più morbida e una finitura più sofisticata. Oltre che nella versione completamente rivestita, da oggi Duna 02 disegnata da Lievore Altherr Molina, è disponibile anche con cuscino accessorio oppure con rivestimento solo frontale della scocca. Numerose tipologie di base completano la forma elegante di questo classico contemporaneo. Sono disponibili da Metropolis.
“Più frequentiamo le mostre d’arte moderna, più tutto sembra assomigliare a un’opera d’arte, compresi la sedia dell’addetto alla sorveglianza e l’estintore.” Brian Sewell
“Mi sono seduto su una sedia che aveva un chiodo sul fondo e mi sono fatto male ai paesi bassi.” Totò (Antonio De Curtis), Un turco napoletano, 1953
quest’anno è stata rieditata la sedia CH88 disegnata da Wagner, ha la struttura in acciaio inox e sedile e schienalino in massello sagomati in varie essenze e colori, è una sedia bellissima al tatto con un disegno molto originale. Il prezzo di partenza è € 315,00. In acciaio inox e rovere trattato a sapone sono disponibili da Metropolis.
CH 24 ò la prima sedia disegnata da Wagner nel 1949, è entrata in produzione nel 1950, ed è una delle sedie in legno più belle, la struttura è in massello di varie essenze di legno trattato a sapone o a olio, esistono laccate opache e ultimamente hanno rinfrescato le colorazioni con interessanti nuove tinte. Il papercord nella seduta può essere solo naturale o tinto nero. Ch 24 è un oggetto prezioso, realizzato con grande cura del disegno e della scelta e finitura dei materiali. CH24 è disponibile da Metropolis.
Un’altra sedia in legno è la “Saya”, prodotta da Arper e disegnata dallo Studio Lievore Altherr e Molina, è una sedia con un disegno riconoscibile e forte, ma che ha grande grazie nelle ragnature e negli spessori. Saya ò una nuova sedia, ma ha già avuto numerosi riconoscimenti internazionali, è disponibile in legno naturale o tinto, con base in legno curvato o metallo cromato. Saya la puoi vedere, provare e volendo acquistare da Metropolis, con le gambe in metallo costa € 270,00, con le gambe in legno curvato € 470.00
I Fratelli bouroullec hanno disegnato a famiglia Steelwood chair per Magis da alcuni anni, è una sedia che ha avuto grande successo, realizzata con lamiera stampata e verniciata + massello di faggio, evoca forme che abbiamo nella memoria, ma rivisitate con garbo. La sedia può essere in diversi colori, della stessa famigli esiste lo sgabello, il tavolo e la libreria.
Finalmente una sedia bella da cento euro! Irvine ed Arper hanno disegnato e realizzato Juno, in polipropilene in 6 colori, con schienale aperto o chiuso, con braccioli o imbottita, è diventata in due anni di vita un classico, sembra banale, ma gli spessori, i raggi di curvatura e la matericità della finitura del polipropilene, la rendono un piccolo gioiello di disegno industriale. Le abbiamo disponibili in tutti i loro colori.
Aava è realizzata in legno multistrato derubato curvato e impiallacciato effetto betulla naturale o verniciato. Disegnata da Antii Kotilainen sempre per Arper, è disponibile con piede in legno o cromato, hanno aggiunto le varianti imbottite con vari tessuti. AAva parte da €225,00 nella variante con gambe in metallo.
Norma è completamente in tessuto, ha proporzioni perfette, una sedia tessile elegante ma non opulenta, a me non sono mai piaciute le sedie in tessuto, questa è bellissima.
ST04 sono gli sgabelli di E15 oramai diventati iconici, realizzati in quercia massiccia con crepe e nodi oppure in noce europeo, sono diventati ormai dei pezzi classici dell’arredamento, possono essere usati da seduta o da comodino o tavolino, di ridotte misure 27 x 27, si inseriscono in qualsiasi contesto valorizzandolo e scaldandolo.
Emeco che produce generalmente sedie in alluminio riciclato, ha sfruttato il PET delle bottiglie in plastica di Coca Cola per realizzare questa versione della famosa classica sedia americana “Navy”, proponendola in diversi colori. La Navy continuano come sempre a realizzarla in alluminio riciclato.
Meno di così non si può. La “Pressed Chair” creata dal giovane designer Harry Thaler per Nils Holger Moormann costituita da un unico pezzo di alluminio dello spessore di 2.5 mm, al quale attraverso una studiata opera di piegatura, viene conferita la rigidità richiesta alla tipologia di oggetto
Originale nell’intuizione, minimalista nel design, adatta a qualsiasi tipo di ambiente e quanto mai pratica, la sedia di Thaler trova il suo valore aggiunto nell’intento di creare un pezzo da un singolo materiale senza alcun giunto o elementi di connessione. Per di più la produzione ha il vantaggio di non produrre alcun tipo di materiale di scarto e di essere al 100% riciclabile.
Harry Thaler è nato a Merano nel 1975. Dopo una formazione da orafo si è avvicinato sempre di più al design puro. Nel 2003 Thaler si è laureato presso la Facoltà di Design e Arti di Bolzano, per concludere poi il suo percorso formativo con un Masters in Design di Prodotto presso il rinomato “Royal College of Art” di Londra, città nella quale dal 2009 vive e dove ha aperto il suo Studio.
Sono proprio Ronan e Erwan Bouroullec a raccontare entusiasti la loro esperienza con Mattiazzi per la produzione di “Osso”, la nuova sedia della famosissima azienda italiana. “Lavorare con Mattiazzi è paragonabile a lavorare con un’azienda agricola biologica. Pur essendo una piccola azienda a conduzione familiare che produce sedie per gli altri da circa quarant’anni, Mattiazzi ha deciso di fare con meno, ancora meglio”, dicono i due. Utilizzando un sofisticato set di strumenti a controllo numerico e insieme un consistente know-how manuale, Mattiazzi ha instaurato un modo ibrido di approcciare la produzione di mobili. Siamo stati particolarmente interessati dal fatto che tutte le apparecchiature sono alimentate da energia solare e che il legno proviene dalle aree circostanti per essere selezionato con cura, senza l’uso di trattamenti chimici.
La sedia “Osso” è proprio l’esempio del ritorno alle ‘origini’: un oggetto in legno grezzo, ma non in ’semplice’ legno: la qualità del materiale infatti, è un elemento che la caratterizza. Come (aggiungono) “il miglior pezzo di carne costituisce la raffinatezza di un piatto”. Fino alla sensualità del legno stesso – dal rovere all’acero – che invita a toccare e accarezzare la seduta, finemente scolpita e levigata grazie all’utilizzo delle sofisticate apparecchiature. Apparecchiature che permettono anche un particolare assemblaggio dei pannelli per offrire una resistenza elevata mantenendo l’equilibrio con il design dell’oggetto. La collezione “Osso” includerà una sedia, una poltrona, una sedia per bambini e due diverse misure di sgabelli.
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